Espandere la rete in franchising all’estero: una grande opportunità ma attenzione ai rischi. Analizzare le caratteristiche del mercato estero
Come abbiamo visto, esportare una rete in franchising all’estero richiede adeguata pianificazione, in modo da prevedere ed evitare l’insorgere di situazioni di rischio.
Vediamo allora, in estrema sintesi, quali sono i principali fattori da considerare nello studio di fattibilità che un’impresa italiana che intenda sviluppare la propria rete in franchising all’estero dovrebbe effettuare.
Il primo passo consiste nell’individuare il paese o i paesi in cui il franchisor ha intenzione di espandere la propria rete (c.d. paese target). Generalmente le reti in franchising decidono di diventare internazionali solo dopo essersi già sufficientemente consolidate nel proprio paese di origine, e dopo avere adeguatamente sviluppato il proprio franchise concept in modo da essere consapevole di tutti gli elementi positivi e criticità.
E’ frequente che l’espansione all’estero coinvolga dapprima paesi limitrofi (ad esempio, trattandosi dell’Italia, i paesi europei), con i quali si hanno minori differenze sotto il profilo del mercato, culturale, linguistico e giuridico, ed in un secondo momento paesi più distanti. Quindi, generalmente il primo passo dell’internazionalizzazione avviene in un paese europeo, anche se non mancano eccezioni, qualora si presentino opportunità da cogliere in un paese extra UE che non rendano ipotizzabile una previa esperienza europea: si pensi ad esempio alle grandi opportunità che si aprono in vista del prossimo Expo, che si terrà a Dubai nel 2020.
In ogni caso, l’analisi del paese in cui espandere la rete deve prendere in considerazione non solo le caratteristiche del mercato (tipologia, dimensioni, tasso di crescita e prospettive di sviluppo, concorrenza, ruolo delle banche, attitudine delle autorità locali), ma anche le caratteristiche culturali e linguistiche del paese target, che sono in grado di influenzare notevolmente la buon riuscita del progetto.
In particolare, nella maggior parte dei paesi esteri è necessario, o almeno opportuno, che non solo il contratto di franchising ma anche tutta la documentazione sia scritta nella lingua locale: cosa che può essere agevole quando si tratta di un paese europeo, molto meno se si tratta di un paese arabo o asiatico.
Avv. Valerio Pandolfini
Avvocato Consulenza legale Franchisor
Abbiamo una vasta esperienza nella consulenza e assistenza legale nel franchising.
Abbiamo assistito numerose reti in franchising, nella fase di espansione internazionale della rete.
Potete visionare qui alcuni dei più significativi e recenti casi che abbiamo trattato.
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