
Assistenza in un procedimento dell’AGCM per pubblicità ingannevole e abuso di dipendenza economica
Abbiamo assistito una nota rete in franchising nel settore fitness, in un procedimento avviato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per pubblicità ingannevole e abuso di dipendenza economica. Il procedimento era stato promosso su istanza di alcuni ex affiliati, i quali, dopo essere fuoriusciti dalla rete per mancato raggiungimento degli obiettivi economici che si erano prefissi, e dopo avere promosso alcuni contenziosi, si erano rivolti anche all’AGCM lamentando pratiche pubblicitarie ingannevoli e situazioni di dipendenza economica.
Lo Studio si è tempestivamente attivato con opportune difese, instaurando un contraddittorio con l’AGCM. Al termine di una intensa attività articolatasi per diversi mesi, lo Studio:
- è riuscito a far archiviare la denuncia per pubblicità ingannevole, dimostrando all’Autorità che in fase pre-contrattuale il franchisor aveva consegnando agli aspiranti affiliati un business plan puramente indicativo, basato sui risultati economici raggiunti da altri affiliati alla rete, senza alcuna garanzia di risultato;
- per quanto concerne i profili di abuso di dipendenza economica, ha raggiunto un’intesa con l’AGCM per la modifica di alcune clausole contrattuali, che effettivamente prevedevano obblighi troppo stringenti ed ingiustificati a carico degli affiliati, in tal modo, il procedimento si è chiuso senza l’irrogazione di sanzioni per il franchisor.
Il procedimento davanti all’AGCM è stato quindi gestito in odo da preservare il Cliente da possibili conseguenze sanzionatorie. Tuttavia, alla luce dell’esperienza che il Cliente ha avuto, sono state opportunamente revisionate diverse clausole del contratto standard di franchising, in modo da evitare possibili future contestazioni. Inoltre è stata modificata parte della modulistica pre-contrattuale utilizzata per le affiliazioni, e in particolare il business plan, nel quale sono state inserite particolari previsioni finalizzate a salvaguardare il franchisor nei confronti di possibili contestazioni degli affiliati.